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Nadal: analisi statistica del suo servizio, strategie e tattiche vincenti

Written by Maurizio Petti

Il tennis è uno sport semplice, solo se visto da fuori e solo se non si è mai presa una racchetta in mano.
Nel momento in cui si scende in campo, e si inizia a giocare, ci si accorge della complessità insita in questo sport meraviglioso.
Ogni aspetto è curato nei minimi particolari, e DEVE essere così, se si vogliono raggiungere grandi traguardi, e mantenerli.

Oggi prenderemo Nadal a esempio, e metteremo sotto la lente di ingrandimento il suo servizio, cercando di analizzare le scelte tattiche che il campione maiorchino opera in diverse situazioni di punteggio.

Questo può aiutarci ad avere una visione più completa di come lo spagnolo imposti la sua tattica già a partire dalla rimessa in gioco della palla.

Ecco di seguito alcuni dati del servizio di Nadal in situazioni di gioco con punteggio pari (0-0, 15-15), in situazioni dove si trova a condurre (30-0) e in situazioni in cui deve recuperare (0-30).

Punteggio: 0-0, 15-15

Situazioni standard, game in equilibrio, Nadal è molto costante nella ricerca della T.
Questo perché essendo lui mancino, e servendo da destra in queste situazioni specifiche di punteggio, preferisce imprimere rotazione alla palla e sfruttare quell’angolo di campo che ha, utilizzando una traiettoria che faccia “scappare” la palla verso il quadrante opposto (noi mancini ragioniamo al contrario di tutti i destrorsi).
Ecco le statistiche che confermano questo trend.

Servizio di Nadal sullo 0-0:

Open= 25.4%
The body = 13.0%
To the T = 61.6%

Dove “Open” sta per servizio a uscire, “The body” al corpo, e “To the T” sta per servizio al centro.
Nadal gioca una palla sicura per lui ma “rognosa” per chi riceve, è in una situazione di gioco in cui deve prendere vantaggio sull’avversario, preferisce spostarlo verso il centro e impostare il suo scambio aggressivo.

Servizio di Nadal sul 15-15:

Open= 36.1%
The body = 12.5%
To the T = 51.4%

Rimane una netta preferenza per il servizio al centro, alla T, ma con il game in corso, il maiorchino inizia a “provare” (non prova nulla in realtà) delle varianti, e aumenta in modo sensibile, più di 10 punti percentuali, il servizio a uscire, e lo fa per un motivo ovvio: non vuole dare riferimenti al suo avversario e diventare prevedibile.

Quello che emerge come trend, in entrambe le situazioni, è che Nadal non ama particolarmente servire al corpo in queste situazioni di punteggio.

Punteggio: 30-0

Nadal è avanti nel punteggio nel game in corso, e deve fare in modo che tutto fili liscio per mantenere il vantaggio acquisito.

Qui si cambia musica.

Open = 51.6%
The body = 6.2%
To the T = 42.2%

Nadal vuole buttare fuori dal campo il suo avversario, fargli perdere gli appoggi e l’equilibrio, e far si che lo stesso giochi un colpo di rimessa, difensivo: ecco che la scelta del servizio a uscire diventa la sua arma preferita, mentre quasi diventa inutile per lui scegliere una soluzione al corpo.
La scelta della T rimane un’opzione più che valida, ma non più essenziale come a inizio gioco.
Strategia che funziona?
Direi di si, visto che nel 2019 è stato calcolato che Nadal ha vinto il 98% dei giochi che conduceva per 30-0.

“Ma Lei è solido al servizio?”
“Sono Nadal, veda un po’ Lei..”
[semi cit.]

Punteggio: 0-30

Qui si vede il vero (capo)lavoro strategico di Zio Toni e di Rafa: Nadal si è trovato, come tutti, a dover fronteggiare situazioni in cui il punteggio gli va contro.
Cosa ha fatto in questi casi?

Semplice: ha spinto senza paura.

Open = 48.8%
The body = 14.6%
To the T = 36.6%

In situazioni in cui si è trovato a dover inseguire ha puntato su due aspetti: punto primo, ha ridotto il taglio della palla preferendo la potenza e la velocità; punto secondo, con un maggior impatto sulla palla, ha mischiato totalmente le carte, andando di volta in volta sulla T e a uscire, in modo da mantenere l’imprevedibilità.

Questo gli ha permesso di portare a casa il 61% dei game in cui si è trovato 0-30.

 

 

E di vincere per l’ennesima volta il Roland Garros, ho perso il conto di quanti ne abbia ormai.
E di trionfare agli US Open, in una finale epica contro Medvedev.
E di terminare l’anno al primo posto, per la quinta volta in carriera.

E tutto sommato, anche prendendo pochi warning per aver superato i 25 secondi disponibili per servire…

 

 

 

 

 

 

Fonte dati statistici: Infosys
Articolo in collaborazione con il sito Tennis Circus

 

 

 

 

 

 

 

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Maurizio Petti